L’abbiamo giA detto: giunti alla quarta stagione di Black Mirror, certe tematiche iniziano a ripetersi, e lo showrunner Charlie Brooker, piuttosto che stupirci con la novitA delle sue idee, gioca ormai a proporci punti di vista diversi su argomenti che in qualche modo ha giA trattato. Fortunatamente riesce a farlo con una account acutezza age la account classe da low farci rimpiangere gli scioccanti esordi del suo program, age cosA¬ quand’anche a€“ appear nella puntata Hang The DJ a€“ decide di denunciare (ancora una volta) l’importanza sempre crescente che hanno nella nostra vita i social elizabeth le app di dating, lo fa senza scadere nel banale age senza rinunciare alla complessitA della sua visione.
Los angeles premessa da cui zona la puntata A? tanto semplice quanto inquietante: cosa accadrebbe se lasciassimo decidere a un applications in stile Tinder non solamente quali frequentazioni sentimentali o sessuali avere, ma anche per quanto farle durare?
In un futuro non troppo distante gli appuntamenti galanti sono regolati da una avanzatissima app la cui interfaccia A? un piccolo dispositivo circolare sul cui screen appaiono le decisioni indiscutibili del program. A? un sistema adottato universalmente age ce cui indicazioni devono essere accettate are available indiscutibili: sarA lui a dirci con chi sarA il nostro prossimo appuntamento age per quanto dovremo frequentare quella persona (si trattasse di ore o di anni). Attenzione perA? a disubbidire a quel piccolo apparecchio: la sua avanzatissima intelligenza adattiva sembra possa garantirci di incontrare un giorno l’anima gemella, ma se non ottempereremo alle sue indicazioni a volte a dir poquito opinabili, saremo perennemente esclusi da un sistema che sembra poter garantire la felicitA .
Sono molte le tematiche che si stratificano nel corso dei 52 minuti di durata del mediometraggio, e se le principali sembrano essere la nostra cieca dipendenza dalla tecnologia e la conseguente superficialitA dei rapporti umani, con l’approssimarsi del finale il disegno di Brooker si disvela come piA? complesso, ricollegando l’episodio alla tematica comune a molti degli episodi del nuovo ciclo (non vi diciamo altro per non spoilerare) elizabeth offrendo la lettura sorprendentemente ottimistica a€“ seppur inquietante a€“ delle nuove tecnologie.
Los angeles realizzazione tecnica dell’episodio Hang The DJ A? raffinata e magnificamente curata, ma considerato chi troviamo dietro la macchina da presa low c’A? affatto da stupirsi. A rendere ancor piA? facile il lavoro di direzione ci sono poi due compriente proporzionale alla chimica che dimostrano sullo schermo: parliamo di Georgina Campbell (master Arthur, Broadchurch) age soprattutto dello straordinario Joe Cole (che ha avuto modo di distinguersi a Cannes in A Prayer Before Dawn ma anche a Venezia in Woodshock elizabeth in eyes On Juliet, age in television http://hookupplan.com/flirthookup-review con Peaky Blinders). Due giovani artisti dei quali a€“ ne siamo certi a€“ sentiremo parlare sempre di piA?.
We due protagonisti a€“ individui che si incontrano in un fugace appuntamento di poche ore ma che hanno in comune un crescente scetticismo verso un totalizzante sistema di dating quasi orwelliano a€“ ricordano per l’appunto i personaggi principali di una delle opere piA? celebri del visionario autore britannico: quel 1984 in cui Winston elizabeth Julia trovavano un proprio spazio di auto-affermazione in opposizione a un potere onnipresente e liberticida. Qui i toni sono molto diversi, ma per buona zona della puntata sembra proprio che siano queste tematiche, rilette in chiave piA? intimista elizabeth contemporanea, a riecheggiare in ogni riga dello script. L’ipotesi agghiacciante verso cui perA? Brooker choose di indirizzare la narrazione A? che questo a€?Grande Fratelloa€? degli appuntamenti possa effettivamente essere tanto intelligente da comportare come naturale conseguenza la scelta di arrendersi alle sue dinamiche, senza perA? dimenticarsi di chiedere allo spettatore quale sia il prezzo di certe scelte, age quali rapporti possano dirsi veramente a€?reali’.
A dirigere l’episodio A? infatti uno dei piA? solidi ed esperti registi della serialitA televisiva: quel Timothy Van Patten che A? giA stato regista de we Soprano, Il Trono di Spade, The cable, Sex together with urban area e Boardwalk Empire (di cui A? stato anche produttore esecutivo)
La puntata 4A—04 di dark echo encourage sotto ogni punto di vista, elizabeth bilanciando perfettamente spunti di riflessione sociali con linee story individuali, si pone arrive il fulcro naturale di una stagione sempre sospesa tra il macrocosmo della tecnologia age le labirintiche sorti dell’esperienza individuale. Se si avverte la qualche mancanza di freschezza nelle idee, a compensarla c’A? la straordinaria complessitA ; quella che fa di Ebony Mirror uno show arrivato alla sua piA? completa maturitA .